> Relatori_

 

SARA MUNARI  (Fotografa )

Sara Munari nasce a Milano nel 72. Vive e lavora a Lecco. Studia fotografia all'Isfav di Padova dove si diploma come fotografa professionista.
Apre, nel 2001, LA STAZIONE FOTOGRAFICA, Studio e galleria per esposizioni fotografiche e corsi, nel quale svolge la sua attivit di fotografa. Docente di Storia della fotografia e di Comunicazione Visiva presso ISTITUTO ITALIANO DI FOTOGRAFIA di Milano.
Dal 2005 al 2008 direttore artistico di LECCOIMMAGIFESTIVAL per il quale organizza mostre di grandi autori della fotografia Italiana e giovani autori di tutta Europa. Organizza workshop con autori di rilievo nel panorama nazionale. Espone in Italia ed Europa presso gallerie, Festival e musei d'arte contemporanea.
Fa da giurata e lettrice portfolio in Premi e Festival Nazionali. Ottiene premi e riconoscimenti a livello internazionale. Scrive libri e manuali di fotografia. Pubblica diversi libri di sue fotografie.
Nel 2019 apre Musa, uno spazio, a Monza, dedicato a diverse attivit legate alla fotografia. Non ha pi voglia di partecipare a Premi, per ora. Si diverte con la fotografia, la ama e la rispetta..

 

 

UMBERTO VERDOLIVA   (Fotografo)

Umberto Verdoliva nato a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1961, risiede a Treviso dal 2003.
Si avvicina alla fotografia nel 2006 e da subito la fotografia di strada diventa il suo principale campo di ricerca ed attivit.   
Dal 2008 socio FIAF e nel 2010 entra a far parte del collettivo internazionale ViVo che lascia nel 2017.

Nel 2013 fondatore di SPONTANEA collettivo italiano dedicato alla street photography.
Un occhio attento e sensibile attirato dalla umanit e dalla poesia del quotidiano affronta il genere con creativit e costanza, catalogando i suoi lavori spesso in serie o in progetti tematici.

Citt mentale, Prigioniero della privacy, What is a dream? Behind a glass, Just Like You, sono le serie pi rappresentative del suo lavoro fotografico che va visto nella globalit.

Tra i principali riconoscimenti conseguiti, si segnala: finalista al Sony World International Photography 2009; vincitore del premio portfolio citt di Fabriano nel 2010; finalista della 10edizione del premio CIFA 2013 Crediamo ai tuoi occhi;  finalista al FOFU photo challenge 2011 e 2013; finalista e premio del pubblico al Miami street photography festival 2014; finalista al streetfoto San Francisco contest 2016; ancora finalista al Miami street photography festival 2016; finalista al FAPA Fine Art Photography Awards nel 2016 e finalista con il libro An Ordinary Day allIndian Photo festival 2017.

Espone nel 2013 al palazzo degli Scalzi a Sassoferrato (An) nellambito del Face Photo News e nel Febbraio 2016 ad Abano Terme, Villa Roberto Bassi Rathgeb, con la mostra An ordinary day curata dal gruppo Mignon di Padova che ne realizza anche il suo primo libro fotografico. Espone come autore invitato al Trevignano Fotografia 2016 e alla settima edizione del BI Foto Fest di Mogoro in Sardegna nel 2017.

Nel 2015 uno dei dieci autori del progetto VIA commissionato dal Goethe Institute. Il lavoro sviluppato in un anno, stato esposto al museo di Trastevere a Roma nel gennaio 2016 e fa parte di una mostra itinerante che collega, attraverso la fotografia di strada, citt italiane e tedesche.

Ha curato nel 2013 la mostra collettiva Non in posa presso il cassero medievale di Prato e nel settembre 2016 la mostra collettiva 100 Attimi-Fotografia di strada presso il museo casa dei Carraresi a Treviso con lintento di mostrare la crescita della fotografia di strada italiana negli ultimi dieci anni.  Cura laboratori, mostre e letture di portfolio, presentazioni, scrive articoli ed approfondimenti, le sue fotografie sono state pubblicate dalle principali riviste di fotografia italiane.

Dal Dicembre 2016 collabora con il dipartimento social della FIAF e con la rivista FOTO IT.

Nel 2017 ha ricevuto dalla FIAF il titolo di AFI (Artista Fotografo Italiano).

 

LUCIANO ZUCCACCIA    (Fotografo)

Nasce a Terni nel 1963, vive attualmente a Montefiascone (Viterbo). Da sempre impegnato nella rappresentazione dei luoghi, ha condotto diverse ricerche fotografi che tra cui: Gente di sponda, sulla vita dei pescatori del Lago di Bolsena, Scopri il verde che in te, inerente lOrto Botanico di Viterbo, vincitore del premio Orvietofotografi a quale pubblicazione di paesaggio per i libri editi nel 2001.

Nel 2003 viene chiamato a interpretare lambiente intorno al fiume Isonzo per larchivio del Consorzio Culturale del Monfalconese. Le immagini del progetto Sca-Isonzo sono state pubblicate nel quaderno n.19 quale catalogo della mostra presso lArchivio Fotografico Toscano.

Nel 2004 ha avviato una ricerca fotografica del territorio abruzzese per la Comunit Montana della Maielletta. Le immagini realizzate fanno parte del costituente Centro di documentazione. Da diversi anni documenta lambiente fluviale del Tevere nel suo percorso nel Lazio. Questi progetti di documentazione e lettura del territorio hanno dato vita, insieme alle esplorazioni sul fi ume Nera, Tagliamento e Arno, a una ricerca personale sulle strutturazioni e stratificazioni del paesaggio contemporaneo.

Nel 2013 fonda lAssociazione Incontri di Fotografi a a Montefiascone per la promozione di attivit culturali con interventi di fotografi , critici ed editori. Ha esposto in mostre personali e collettive; alcune sue immagini fanno parte dellArchivio Fotografico della Bibliotheque Nationale de Paris in Francia, del CRAF Centro di Ricerca e Archiviazione di Spilimbergo e Archivio Prima Luce, collezione Roberto Salbitani.

Si interessa di libri fotografi ci in qualit di collezionista e studioso, cura progetti editoriali e partecipa come giurato a concorsi sul libro fotografi co. Per universit, associazioni e scuole di fotografi a tiene dei seminari relativi alla storia e levoluzione del libro fotografico.

 

autori in mostra

 

RUGGERO RUGGIERI  (Fotografo)

 

Siciliano di Modica, trapiantato al Nord, sono cresciuto nellambito fotografico veneto.
Nel corso della mia esperienza fotografica, ho rivolto il mio interesse dapprima, complici gli studi universitari di architettura, verso lambiente urbano che mi circondava.
Con il tempo ho sviluppato una ricerca di tipo intimista rivolta verso luomo del nostro contemporaneo, calato nei non luoghi della modernit, sul senso del tempo e della vita.

 

 

MARIO GIACOMELLI  (Fotografo)

Nasce e vive a Senigallia dal 1925 al 2000.

Nel 1938 inizia a lavorare presso la Tipografia Marchigiana come garzone. Sono questi gli anni in cui nasce linteresse per larte e le prime prove pittoriche. Inizia a fotografare la vigilia di Natale del 1953, giorno in cui scatta la sua prima foto al mare. Di professione tipografo, lavor per tutta la vita nella sua bottega e non fece mai divenire la sua necessit fotografica una professione.

Nel 1954 conosce, tramite Ferruccio Ferroni, lavvocato Giuseppe Cavalli, da lui definito una guida e un padre, quel padre che perse allet di soli 9 anni. Sempre nel 1954 entra a far parte del gruppo fotografico Misa, e lanno seguente manda alcune opere ad un concorso a Castelfranco Veneto vincendo il primo premio in quattro categorie, tra cui il miglior complesso di opere. A premiarlo c, tra gli altri giurati, anche Paolo Monti che in quelloccasione lo definisce luomo nuovo della fotografia italiana.  Sono questi gli anni della ricerca sulla terra marchigiana, un filo conduttore che Giacomelli non ha mai abbandonato per tutta la vita.

Nel 1961 ottiene dalla casa editrice Pinguin Book una richiesta dimmagine per la copertina delledizione inglese di Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini.  Del 1963 la prima personale di Giacomelli, a Senigallia, una mostra a cura di Sandro Genovali e Giuseppe Turroni.

Nel 1964 John Szarkowski presenta la serie Scanno al Museum of  Modern Art di New York, che acquista alcune immagini tra cui il Bambino di Scanno, uno degli scatti suoi pi noti. Nel tempo si sono susseguite molte sue mostre e innumerevoli sono stati i riconoscimenti che egli ha ricevuto dal mondo della cultura, a livello mondiale. La sua ricerca, partita dal reale, dal tangibile, si presto mossa verso unindagine interiore e poetica sfociata nellimmaginario e nellastratto. Nelle sue fotografie, sempre in bianco e nero, di cui cur personalmente la stampa fino a portare a galla i segni che lo interessavano, la realt viene trasfigurata in idee e sensazioni.

 

 

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